In uno degli scorsi articoli ci siamo occupati delle app che inibiscono il gioco d’azzardo, il cui numero possiamo contare sulla punta delle dita, per contro invece abbiamo notato come in modo del tutto sorprendente il numero delle app di gioco d’azzardo per i minori, supera abbondantemente il centinaio: app colorate con grafiche accattivanti che consentono ai bambini di giocare su tablet e smartphone, con leve simili a quelle delle slot machine e premi che permettono di accedere a livelli superiori.

Google, Facebook e Apple, corteggiano bambini sempre più piccoli con giochi da casinò, spesso gratuiti, in cui si usano le immagini dei cartoni animati, inducendoli a diventare accaniti giocatori d’azzardo virtuale.

Secondo un’inchiesta del quotidiano britannico Daily Telegraph, nello specifico, Apple offre circa 200 giochi da casinò per IPhone e IPad, di questi 117 sono considerati adatti ai bambini nonostante il fatto che alcuni contengano «riferimenti all’uso di sigarette e alcol», «contenuti blandamente sessuali» e «intense simulazioni di gioco d’azzardo». Facebook ne offre circa 70 e non fa distinzioni di età, anche se l’accesso al social network è vietato ai minori di 13 anni basta fingere di essere più grande per iscriversi. Google invece arriva a proporre 250 giochi, la maggior parte dei quali considerati adatti ai maggiori di 12 anni.

Come possiamo ben immaginare, tutte queste app sono potenzialmente pericolose per i bambini, in quanto abbiamo a che fare con tecniche di condizionamento e avvicinamento al consumo e alla dipendenza, studiate appositamente per quella fascia di età: si basano su schemi di rinforzo attraverso vincite casuali e imprevedibili che permettono l’accesso a livelli superiori o all’acquisizione di bonus o punti.

Ma cosa possiamo fare noi adulti? Sicuramente vigilare sull’attività dei bambini è la prima cosa da fare, non lasciarli soli alla scoperta di queste app, ma giocare con loro in modo da poter dare un senso a ciò che stanno facendo e vedendo, permettendone una maggiore comprensione e consapevolezza.

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