Con il mese di agosto 2017 si è chiusa la prima annualità del progetto nella sua versione 2.0 e si aperta la fase di valutazione delle azioni realizzate nei vari ambiti di intervento.

Il 29 novembre, nella sede della Fondazione CRC, a cura di Eclectica – Istituto di ricerca e formazione, ne sono stati presentati i risultati, con uno sguardo al passato del progetto ma anche al suo futuro.

Ad essere analizzate sono state sia le risposte ai questionari, somministrati con l’obiettivo di rilevare la percezione del fenomeno sul territorio cuneese, sia le differenti azioni del progetto (aggancio precoce, formazione, osservatorio).

I 1.050 questionari mostrano che la popolazione cuneese ha una visione abbastanza critica del fenomeno: sa che il gioco può evolvere in una patologia (99,5%), influenzata anche dalla quantità di offerta presente sul mercato (95,1%), determinando problematiche a più livelli (familiare, economico, psicologico).

Le normative, i fattori facilitanti il gioco – inclusa la “manipolazione” pubblicitaria e il mondo dell’online – e le attuali iniziative per limitarne la disponibilità sono note, almeno negli aspetti essenziali, alla maggior parte del campione.

Questo livello di informazione, dunque, rappresenta un elemento positivo, utile a proteggere le persone e a permettere un accostamento più cauto e misurato al gioco.

Molto, però, resta ancora da fare per far crescere la cultura intorno al fenomeno.

Su questo obiettivo abbiamo lavorato attraverso l’azione della “formazione”, realizzando venti seminari della durata di due ore ciascuno, che hanno coinvolto 336 persone (operatori sociali 48,1%, volontari 25%, commercianti 5,4%, amministratori locali 0,6% , altro 12,8%).

I contenuti degli incontri hanno riguardato la definizione del concetto di gioco, la normativa vigente ma anche la dipendenza patologica, con la presentazione dei servizi deputati al trattamento e alla cura.

Il riscontro ottenuto da questi momenti formativi è stato positivo: i destinatari si sono detti soddisfatti di quanto appreso e dell’opportunità di riflettere su una realtà non così semplice da cogliere nella sua portata e nelle sue conseguenze a livello sociale e sanitario.

Altrettanto buono sembra essere stato l’impatto dell’area “aggancio precoce”: lo spettacolo di sensibilizzazione “Rien ne va plus”, della compagnia Voci Erranti, presentato in tutti i sette comuni partner ed il contest “Play the game”, cui hanno partecipato alcuni istituti scolastici della provincia.

Per finire, lo sportello mobileun camper che ha permesso a operatori delle ASL CN1 e CN2 e del Consorzio CIS di essere presenti nel corso di manifestazioni pubbliche per facilitare il contatto tra cittadini e servizi – sarà reso sempre più interattivo per ottimizzarne la ricaduta.

Il report di Eclectica ha, quindi, contribuito a mettere a fuoco i margini di evoluzione per ogni singola area di intervento, permettendoci di individuare nuovi obiettivi e nuovi stimoli per l’annualità che ci attende.

Approfondisci:

Leggi la sintesi del report