Gli ultimi dieci anni sono stati caratterizzati da decreti importanti in materia di gioco d’azzardo, terrestre ed online, che hanno riguardato interventi di controllo e limitazione ma anche di salute pubblica.

Il decreto del 18 settembre 2018 (GU n. 254 del 31/10/2018) ha stabilito di stampare sui tagliandi delle lotterie istantanee le diciture “questo gioco nuoce alla salute”, “può causare dipendenza patologica” e “telefono verde nazionale 800 558822 per i disturbi legati al gioco d’azzardo”. La stessa misura vale anche per le lotterie telematiche, con avvertenze che dovranno essere visibili in una finestra pop-up visualizzabile al momento di accesso alla schermata di gioco.

In questo contesto di evoluzione normativa si è inserito, il 26 febbraio scorso, il I Convegno Internazionale sul gioco d’azzardo online, nel corso del quale sono stati presentati i risultati di E-Games Project, uno studio transnazionale che ha provato a tratteggiare il profilo dei giocatori online, con un’attenzione particolare alle situazioni di sovrapposizione tra gioco d’azzardo ed altri giochi digitali.

Sono stati confrontati i risultati degli studi tra i vari paesi partecipanti: Francia, Italia, Germania, Polonia, Canada e Svizzera.

Il campione è stato costruito a partire da autocandidature di due tipi di internauti: i giocatori d’azzardo e di differenti tipologie di gioco. Il fatto che i soggetti abbiano scelto spontaneamente di proporsi rende i risultati non del tutto rappresentativi del popolo dell’online.

Il panel italiano su cui si è focalizzato lo studio è composto di 21 mila soggetti. Il 36,5% del campione gioca d’azzardo, ha un livello culturale medio (il 40% è in possesso di una laurea), è coniugato e con un’occupazione fissa.

Quattro sono le categorie descritte: il giocatore sociale, che non presenta comportamenti problematici, il giocatore a basso rischio, quello a rischio modesto e quello problematico. Il 42% della totalità si compone di giocatori sociali, il 20% a basso rischio, il 14% a rischio moderato, il 24% di giocatori problematici.

Il giocatore problematico dedica all’azzardo più di tre ore ogni giorno e rientra nella fascia 25-39 anni di età.

Altri elementi emersi collocano i “gratta e vinci” tra i giochi più praticati, seguiti dalle scommesse sportive e da altre tipologie di lotterie, soltanto all’ultimo posto compaiono le slot.

Un elemento positivo, messo in luce dalla ricerca, è il limitato ricorso a siti illegali, con una conseguente tutela dal rischio di incorrere in truffe o in problemi analoghi.

Infine, sono stati anche censiti i servizi presenti sul territorio per il trattamento e la cura della patologia: su 561 strutture totali, il 48% fa capo al Servizio Sanitario Nazionale, il 37% a gruppi di sostegno mentre il 14% è rappresentato dal privato sociale e l’1% è riconducibile ad altre risorse generali.

Da ottobre 2018 è attivo il numero verde nazionale 800 55 88 22 che fino all’inizio del 2019, ha gestito circa tremila telefonate, un trend che pare essere in aumento, soprattutto da quando il recapito è comparso sui tagliandi cartacei delle lotterie.

Link:

Gioconews.it