Dando un’occhiata alle centinaia di app presenti su Google play, ne possiamo trovare alcune e tutte gratuite, dedicate alla disinibizione del gioco d’azzardo: nel 2015 la prima ad esser nata è “Ludy”, un’app tutta italiana dedicata alla valutazione del rischio e al contrasto delle dipendenze d’azzardo, progettata da Spazio Giovani Onlus di Monza, che una volta installata permette di accedere a un test anonimo e gratuito per valutare il proprio grado di rischio e problematicità rispetto al gioco d’azzardo. Inoltre è presente una mappa del territorio in cui sono segnalati i bar e le attività prive di slot.

Successivamente anche Codacons (Coordinamento delle Associazioni per la Difesa dell’Ambiente e dei Diritti degli Utenti e dei Consumatori) e S.I.I.PA.C. Lazio (Società Italiana di Intervento sulle Patologie Compulsive) hanno deciso, in collaborazione e con il sostegno del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, di creare l’app “Attenti al gioco!”. In questa app è possibile trovare tutte le informazioni più utili e interessanti sul gioco d’azzardo e le patologie ad esso correlate; anche questa applicazione, prevede un breve test anonimo per valutare il proprio rischio patologico oltre ad una serie di video informativi che trattano di tali tematiche.

Ultima nata e forse la più interessante è “Milano NoSlot” un’app che permette non solo di effettuare un test anonimo in cui valutare il proprio rischio individuale, ma anche di scoprire attraverso un quiz quante cose effettivamente si conoscono sul gioco d’azzardo, permettendo in tal modo di sfatare alcune false credenze che inducono la persona a pensare di avere la situazione sotto controllo o a minimizzare le problematicità. Inoltre altra importante opzione è la possibilità di misurare le proprie vincite attraverso la creazione di un report: registrando tutte le giocate e le vincite alla fine si potrà avere una visione chiara di quanto si è speso davvero per ottenere ogni vincita. Infatti uno dei problemi di un giocatore patologico è che l’euforia di una vincita gli fa dimenticare i soldi spesi per ottenerla.

Sono app per lo più legate ad un territorio specifico, ma che in parte possono essere utili a tutti per leggere meglio il contesto del gioco d’azzardo e per farsi un’idea sul come e sul dove chiedere aiuto. Tuttavia manca l’aspetto ludico che potrebbe rendere più appetibile l’utilizzo di tali app da parte di chi è giocatore patologico ma il rischio di cadere in un paradosso sarebbe anche alto, quindi non ci resta che approfittare di tali risorse per aumentare la nostra consapevolezza su tale fenomeno e sapere che uscire dalla patologia si può.

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