ROBERTO SAVIANO: MAFIE E GIOCO D’AZZARDO

Lo scrittore Roberto Saviano, ospite di Gad Lerner, porta alcune riflessioni sul legame tra gioco d’azzardo e criminalità organizzata. Partendo dagli anni 70 a Las Vegas con le immagini del film di Scorsese “Casinò”, approfondisce come il gioco d’azzardo sia sempre stato utilizzato dalle mafie per riciclare il denaro e moltiplicarlo. In Italia, prima della liberalizzazione, era sotto il controllo delle mafie solo l’indotto clandestino. Nel ‘92 la liberalizzazione del gioco d’azzardo porta le organizzazioni criminali a spostare il loro interesse verso il gioco legale e ad ampliare i flussi di denaro coinvolti, utilizzando strumenti ora legali per riciclare il denaro sporco. Sia i casinò che, soprattutto, le sale bingo vengono utilizzati per questi scopi, ma anche il superenalotto, i gratta e vinci e le scommesse sportive e infine internet. E poi il coinvolgimento delle concessionarie delle slot, l’usura e tutti gli altri ambiti che possono essere contaminati dalle mafie. Il tutto in un contesto in cui il gioco d’azzardo è tassato al minimo. Questi approfondimenti inducono molteplici spunti di riflessione.

L’intervento è piuttosto lungo ed è preferibile utilizzarlo in contesti di formazione per operatori per approfondire le problematiche che si sviluppano intorno al mondo dell’azzardo.