L’Istituto di fisiologia clinica del Cnr di Pisa ha elaborato nuovi dati dello studio ESPAD Italia 2016 riguardo il gioco tra adolescenti più o meno giovani, sempre tenendo conto del fatto che l’azzardo è vietato ai minori di 18 anni. Nel resoconto compaiono segnalazioni di novità importanti. In sintesi, la notizia buona è che la prevenzione, l’informazione, insomma l’educazione contro il gioco (laddove i genitori e i parenti non ci siano o non bastino) funziona.

La presa di coscienza sui danni (mentali, emotivi, comportamentali) che questa malattia, questa dipendenza comportano sono più evidenti adesso, poniamo, rispetto a vent’anni fa quando il governo D’Alema legalizzò il gioco d’azzardo. In ogni caso, l’attenzione di chi monitora il fenomeno deve restare vigile, perché a giocare è il 40% delle persone tra 15 e 19 anni – senza dire che il 20% dell’”utenza” è vittima del gioco on-line: forma più nascosta, e perciò tanto più dannosa, praticato in solitudine e senza il controllo degli adulti.

Approfondisci:

https://www.cnr.it/it/comunicato-stampa/7457/gioco-d-azzardo-tra-gli-adolescenti-prevenire-e-meglio